Papa Benedetto XVI |
Che i consiliori di BXVI
stessero perdendo colpi era evidente a molti, ma la notizia di questi giorni, il Papa su Twitter, è di quelle destinate a fare storia.
Con un'arroganza e una sicumera vecchie di un paio
di millenni, Sua Severità
ha preso la modernissima decisione di aprire un profilo sul social network più cool del momento.
Si sarà detto che uno come lui, dall'alto
del suo soglio, ha tutto il diritto e anche il dovere di aprire quante più porte possibili agli omaggi da parte
dei suoi fedeli.
E poi ci sono da battere Obama, Lady
Gaga e Justin Bieber sul numero dei follower e siamo già in ritardo sui tempi.
#faiunadomandaalpapa
è il temerario
invito rivolto alle pecore twittatrici (sia detto senza offesa, è Lui che li definisce il suo gregge).
Il risultato di tanta apertura alla comunicazione avanguardista è stato una valanga, uno tsunami, un'eruzione vulcanica di battute salaci, rimproveri poco misericordiosi, domande degne di Groucho Marx e serissime invettive.
Il risultato di tanta apertura alla comunicazione avanguardista è stato una valanga, uno tsunami, un'eruzione vulcanica di battute salaci, rimproveri poco misericordiosi, domande degne di Groucho Marx e serissime invettive.
Se Sua Superiorità si aspettava complimenti,
incoraggiamenti, preghiere, espressioni di solidarietà, ha avuto una sgradita sorpresa.
Io immagino già i suoi fedelissimi (sic!) segretari
investiti dell'incombenza di cinguettare in nome e per conto di Sua Socievolezza: ritengo preferirebbero essere
mandati in missione apostolica in mezzo alle tribù antropofaghe della Nuova Guinea.
«A
questo che chiede perché
non paghiamo l'Imu dobbiamo rispondergli le solite fregnacce?»
«A
quest'altro che domanda se nella carbonara ci va la pancetta o il guanciale,
che je dico?»
I casi sono due: o mettono in piedi
una rete di finti entusiasti e al Supremo riferiscono solo di quella, oppure
sono in grado di ricostruire tutta la rete mondiale di comunicazione «ad usum delphini» e la verità il #pontifex non la saprà mai.
D'altro canto ignorare tutte le
domande scottanti rivelerebbe una certa debolezza ideologica, anche perché la scelta di mettersi in gioco così pericolosamente dovrebbe fare il
paio con la capacità
di dare risposte ironiche, intelligenti, sagaci.
Per non dire... Infallibili.
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