venerdì 22 marzo 2013

Uomini da Evitare come il Botox (Parte III)



«Per abolire la prostituzione bisognerebbe abolire gli uomini»  Maria Teresa d'Asburgo

Qui siamo nel campo della pandemia e a questa categoria maschile è praticamente impossibile sfuggire, prima o poi arriva nella vita di tutte...

L'estimatore della peripatetica

La totalità delle signore giura che no, il proprio fidanzato/marito/amante non lo fa e la quasi totalità delle signore sbaglia, sapendo più o meno consciamente di sbagliare.

Il fascino della professionista è universale, eterno, ancestrale.
Ella tranquillizza il fragile ego degli XY come nient'altro al mondo perché nulla chiede, nulla pretende, tutto concede (contro giusta mercede) e per di più adula e blandisce.
Quale moglie/compagna/fidanzata può garantire altrettanto in qualunque momento?

Anni fa, dopo una love story finita a coltellate, frequentai sotto mentite spoglie un forum di escortisti.
Mi si aprì un mondo sconosciuto.
Scoprii che in giro c'erano uomini dai 18 ai 70 anni e oltre che descrivevano con maniacale precisione le prestazioni delle fanciulle in catalogo, con tanto di voti nelle varie sezioni e scambi di opinioni e consigli.
Erano studenti, impiegati, liberi professionisti, pensionati e perfino disoccupati (con cosa pagassero non si sa, visto che le signore in questione non fanno mai credito).
La cosa più stupefacente non era la trasversalità della pratica, (in gran parte si trattava di uomini con relazioni stabili, mogli, figli, nipoti), bensì l'aria di assoluta normalità e quotidianità che si respirava nelle alate conversazioni.
Nessun rimorso, nessun senso di colpa, nessuna preoccupazione per la salute della partner ufficiale da parte di uomini disposti a spendere 100 euro in più per avere rapporti non protetti.
Mi sforzai di capire cosa ci fosse dietro questo universo.
L'epoca nella quale le «brave ragazze» si mantenevano illibate per il marito e l'iniziazione sessuale maschile doveva passare dai bordelli era finita da 60 anni... Che cosa non era cambiato nel frattempo?
Il risultato delle mie indagini fu il seguente: gli usi e i costumi sessuali delle donne non hanno la minima importanza per gli uomini.
Semplicemente, loro cambiano per il gusto di cambiare e prediligono le prostitute perché con loro possono sentirsi uomini veri e possono esercitare un predominio assoluto e incontrastato a un costo ragionevole.
Bionda, bruna, rossa, alta, magra, formosa, efebica, giovane, matura, brasiliana, estone, cinese... Come la fiorentina dal macellaio, ogni volta tagliata secondo necessità. 
Ti attira una ragazza che porta la settima di reggiseno? Voilà! 
Oggi ti punge vaghezza della nordica alta 185 cm? Nessun problema. Mano al portafoglio e via, basta trovare una scusa con la legittima e fare attenzione alle tracce di DNA.

Ma analizziamo più da vicino il fenomeno.
Una escort (a differenza di una fidanzata) apprezza i tempi brevi o brevissimi di una prestazione sessuale, e un cliente disposto a sborsare centinaia di euro per un paio d'ore fatte soprattutto di chiacchiere, è una gallina dalle uova d'oro. 
Se le misure vitali del cliente sono modeste la signorina anziché risentirsi apprezza, poiché così non si stropiccia troppo la mercanzia. 
Una bella di giorno non si lamenta dell'aspetto fisico del cliente e per quanto lui possa risultare repellente, lei sorride stoica, pensando al fee.
Una professionista che si rispetti è sempre perfettamente in linea con i desideri dell'utenza e se piace a vossignoria può diventare qualunque cosa, dalla bambina con le treccine e l'orsacchiotto alla mistress con stivaloni e frustino, a volte nello stesso pomeriggio.
Una call girl non va conquistata, affascinata, intrigata: si mettono i soldi sul comodino e da quel momento qualunque sciocchezza esca dalla bocca del cliente viene trattata come l'oracolo di Delfi.
Quello che gli uomini preferiscono ignorare è che le mondane (in questo del tutto simili alle borghesi «perbene») sparlano senza pietà e non potrò mai dimenticare le risate che mi feci al telefono con una di loro che avevo contattato con una scusa.
Era una ex studentessa universitaria dotata di un sense of humour al vetriolo, che mi aveva divertita fino alle lacrime con le descrizioni di certi incontri (corredate ovviamente di nomi e cognomi, perché vorremo mica credere che siano anche discrete).
Diceva che gran parte dei suoi clienti, disposti a sganciare 1000 euro per averla una notte intera, erano dei patetici uomini di mezz'età dalla virilità discutibile, che si illudevano di procurarle fantastici orgasmi e che lei faceva costantemente sentire come dei superdotati stalloni, a cui avrebbe concesso i suoi favori anche senza regalie. Aggiungeva, con un filo di cinismo, che sicuramente le loro mogli si consolavano da tanta inadeguatezza con il maestro di tennis venticinquenne. Gratis. 
Le avevo chiesto cosa l'avesse spinta a scegliere questo business fra i tanti e la sua risposta era stata disarmante: «Le donne fanno del sesso mediocre e quando hanno finito devono rassettare la casa, far fare i compiti ai figli, correre al lavoro, per di più facendo attenzione a non sbattere le corna contro il soffitto. Io faccio del sesso mediocre e fra cinque anni avrò abbastanza denaro per trasferirmi all'estero e vivere quasi di rendita.»


Nota del redattore:
Le questioni etiche di questo argomento vastissimo e per certi aspetti molto doloroso, sono state qui volutamente ignorate.
Sono conscia che la sensibilità di alcune lettrici potrebbe esserne urtata, e me ne scuso. 




1 commento:

  1. Soja mi? Come al solito è scritto benissimo,suona come musica, ma Livia oltre che caustica è faziosa e vendicativa. Qui traspare bene. Partigianeria e vendetta spingono ancora più in alto la scrittura. Da leggere con cautela.E, Livietta, be carefull, non generalizzare.Se le guardi caso per caso le cose cambiano. Anche le case.Vedi, sostituisci una vocale e salta tutto.Immaginati se sostituisci un uomo.
    Luigi Alfieri

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