domenica 2 dicembre 2012

Le Donne e il Porno. L'Ultima Frontiera



In questi giorni i francesi sono un autentico sollazzo per il mio spirito incupito dalla pioggia.
Dopo l'articolo uscito su Le Monde di cui ho già parlato, ecco la notizia shock del primo weekend di dicembre, divulgata a mezzo stampa dall'Istituto francese SFOP: quattro donne su cinque guardano film porno e, udite udite, la metà di loro lo fa senza il proprio partner accanto. Che dire, dopo il bosone di Higgs, certamente la scoperta più sconvolgente dell'anno.
Immagino gli studiosi che, in un mattino di primavera, fanno un brainstorming per decidere come impiegare quei fondi per la ricerca rimasti inutilizzati in fondo al cassetto.
Dopo mezz'ora di idee tipo "facciamo uno studio sugli squali per capire se attaccano di preferenza donne del Sagittario piuttosto che dei Pesci, così intanto ci facciamo un giro spesato ai tropici" ecco la trovata geniale: "facciamo un altro studio sul sesso".
Tutti accettano entusiasticamente per amore della scienza ma a quel punto trovare un argomento che non sia già stato saccheggiato, da Freud o da Vanity Fair, è un'impresa.
Improvvisamente, un lampo accecante di maschia intuizione squarcia l'oscurità.
"Le donne e i film porno".
Ma certo, chi si è mai occupato di sì scabroso anfratto della liliale sessualità femminile?
A parte le aspiranti pornostar e qualche femminista coi mustacchi, chi vuoi che maneggi materiale così sconveniente, orsù?
Tu scienziato, puoi forse immaginare tua moglie, tua sorella, tua figlia o tua madre (e qui il primo ricercatore viene colpito da un ictus) mentre infila un Rocco d'annata nello stesso lettore in cui la domenica i nipotini guardano i Teletubbies?
Ma il progresso della conoscenza non può essere indolore e così, spedito il suddetto ricercatore nel reparto psichiatrico con un T.S.O. i suoi colleghi cominciano a darsi da fare per raccogliere dati.
Che poi ci si chiede come facciano... al telefono per salvaguardare la privacy? Tramite questionario anonimo in memoria di Master & Johnson? Oppure scegliendo la via più rapida, cioè travestendosi da sacerdoti in un confessionale: "Quante volte figliola, e con chi e quali i titoli preferiti?"
Non so se anche la vostra biblioteca includa l'enfer; la mia sì e il Marchese de Sade, piuttosto che Diderot (esatto, quello dell'enciclopedia) sono ampiamente rappresentati.
Il Settecento rigurgita di illustrazioni di deliziose fanciulle in fiore che leggono con una mano sola...
Da sempre il proibito attira sciami di donne di ogni età ed estrazione sociale, da sempre le padrone e le servette hanno condiviso torbidi segreti.
Quando il signore del castello partiva per la guerra vogliamo pensare che i troubadours  di passaggio narrassero solo le gesta dell'unicorno? Ma dai!!!! Avranno avuto un ricco repertorio di storie piccanti per riscaldare la fantasia della castellana abbandonata e delle sue caste damigelle e peccato che sia andato tutto perduto, dico io.
Ogni epoca storica ha messo la tecnologia conquistata a disposizione dell'erotismo e tutti, più o meno nascostamente, ne hanno beneficiato.
E adesso che con un semplice clic si può accedere in perfetto anonimato a migliaia di ore di filmati per tutti i gusti, scopriamo che oh, mon dieu! anche le donne lo fanno.
Presto, qualcuno chiami quelli di Stoccolma. Per uno almeno dei premi Nobel non c'è più bisogno di cercare.

Mi piacerebbe qualche riscontro dalle lettrici di passaggio qui: in modo anonimo ovviamente.
Vorremo  mica ritrovarci degli ictus sulla coscienza...

2 commenti:

  1. mi piacerebbe vedere la relazione di questo studio! i film porno li guardavo con gli amici da ventenne quando si rientrava dalla discoteca e a turno si giravano le case per uno spaghetti aglio e olio. c'era debby che si mettva davanti alla tv con uno yogurt perchè diceva che la eccitavano di più. non ne guardo da tempo anche perchè preferisco farlo, il sesso, che vederlo in tv. ad esempio adesso sono "partita" per un tizio che spoglierei e bacerei dappertutto, ma come faccio a dirglielo? nei porno attuali ci sono le risposte? mi dica lei qualcosa, se ne ha visti ultimamente

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    1. Buonasera gentile lettrice,
      devo dirle che la notizia apparsa su Le Monde e riportata dal settimanale Internazionale non conteneva indicazioni utili per risalire allo studio fatto dai francesi, tantomeno i loro numeri di telefono. In questi tempi oscuri la stampa non è più puntuale come in passato.
      In compenso trovo affascinante la scelta gastronomica della signorina Debby in abbinamento al porno; se mai dovesse scoprire che si è sottoposta al test delle macchie di Rorschach, la prego di darmene notizia.
      Ma veniamo al gentiluomo che occupa i suoi pensieri.
      Uno dei grossi limiti della pornografia, si sa, risiede negli script poco originali. A parte presentarsi nell'ufficio del prescelto senza preavviso, chiudere la porta a chiave e poi liberarsi in sequenza di qualunque orpello tranne le scarpe tacco dodici non suggeriscono granché.
      In alternativa, vista la stagione fredda e la cronica mancanza di tempo, io le consiglio di arrivare in ufficio avvolte solo in pelliccia e stivali. Di solito il gentiluomo non necessita di ulteriori spiegazioni.
      Spero di esserle stata utile in qualche modo e, se vuole, mi informi dei suoi successi.

      Sibylle

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